Per contrastare l’enorme massa di modelli di auto elettriche cinesi in arrivo in Europa, i gruppi Stellantis e Renault hanno deciso di tagliare i costi di produzione e sviluppo delle loro varianti elettriche. Ciò è dovuto sia ai prezzi più competitivi dei marchi cinesi ma anche alla politica di taglio dei prezzi del marchio Texano Tesla, che sta mettendo in difficoltà il settore. Grazie anche a questo, i marchi stranieri hanno ottenuto ottimi risultati nel resoconto delle vendite del primo trimestre, superando le aspettative. Luca De Meo, amministratore delegato del gruppo Renault, conferma che dal 2027 il budget per lo sviluppo delle nuove generazioni di auto elettriche sarà ridotto del 40%. Anche Stellantis procede sulla stessa strada: l’amministratore delegato Carlos Tavares ha definito “estremamente brutale” la concorrenza cinese, in cui riescono a proporre veicoli anche al 25% in meno rispetto alla controparte europea. Stellantis ha già deciso di spostare la produzione in Slovacchia della Citroën C3, dove i costi di manodopera sono inferiori rispetto all’Europa occidentale, per contenere i costi e mantenerne il prezzo sotto i 25 mila euro.